Inarcassa ha comunicato che dal prossimo 2 aprile il servizio di addebito in conto con sistema SDD, già in uso per le altre forme di rateazioni, sarà esteso anche alle rateazioni ordinarie.
La richiesta da parte di professionisti iscritti e non iscritti, pensionati, eredi e società potrà essere presentata esclusivamente tramite Inarcassa On Line alla sezione “Adempimenti – come rimettersi in regola – rateazione ordinaria”. Per gli eredi è confermata la possibilità di presentare la richiesta anche in formato cartaceo.
La rateizzazione riguarda debiti contributivi e/o sanzionatori di importo superiore a 1.000 euro, riferiti fino all’anno precedente la data dell’istanza. Per le società l’importo a debito minimo rateizzabile è pari a 5.000 euro. Sono esclusi dalla rateazione ordinaria i contributi non ancora sanzionati per i quali è possibile avvalersi degli istituti di conciliazione a condizioni più vantaggiose (Ravvedimento Operoso e Accertamento con Adesione).
Per gli importi a debito superiori a 15.000 euro è stata introdotta la rata sostenibile quale condizione per concedere il piano. La rata annua non può essere superiore al 30% della media dei redditi professionali degli ultimi tre anni. Per le Società si fa riferimento alla media triennale del Volume di Affari.
Le rate avranno frequenza mensile posticipata, di importo minimo pari a 100 euro, e verranno corrisposte esclusivamente mediante il sistema SDD.
La durata del piano varia in funzione dell’importo:
✔ per importi fino a 3.000 euro: 12 mesi;
✔ per importi superiori a 3.000 e inferiori a 10.000 euro: 24 mesi;
✔ per importi superiori a 10.000 e inferiori a 30.000 euro: 36 mesi;
✔− per importi superiori a 30.000 euro: 48 mesi.
I pensionati potranno chiedere, in alternativa, il pagamento delle rate mediante cessione volontaria del quinto dell’importo della pensione.
Il tasso applicato è pari al 3,5% per i contributi e dell’1% per le sanzioni per le domande presentate nel 2023.
Restano confermate le altre condizioni già in vigore:
✔ domanda da presentare entro 60 giorni dal provvedimento amministrativo di addebito;
✔ essere in regola con le dichiarazioni;
✔ assenza di altri debiti scaduti e piani di rateizzazione regolarmente rispettati;
✔ obbligo di versare l’acconto del 20% dell’importo rateizzabile tramite avviso di pagamento PagoPA.