Il CNI ha trasmesso con Circolare n. 240 del 15/01/2025, le considerazioni in merito a Equo compenso – Decreto legislativo 31 dicembre 2024 n.209 recante Disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023 n.36 – previsioni riguardanti l’equo compenso, delle quali riportiamo un breve estratto:
Come noto, la legge 21 aprile 2023 n.49 (“Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali.”) – applicabile anche alla Pubblica Amministrazione ed alle società partecipate disciplinate dal decreto legislativo n. 175/2016 – pone, a pena di nullità delle clausole difformi, l’obbligo del committente di corrispondere al professionista un compenso equo, intendendosi come tale quello proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale e conforme a specifici parametri individuati, per i professionisti iscritti agli Ordini e Collegi, dai Decreti Ministeriali. La regola si applica anche al caso di compenso risultante dall’esito della gara ed all’affidamento, ovvero alla predisposizione di un elenco di fiduciari.
Allo stesso tempo, per la progettazione e gli altri servizi di ingegneria e architettura, l’art.41, comma 15, del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 31 marzo 2023 n.36) e l’Allegato I.13 al medesimo stabiliscono le modalità di individuazione dei corrispettivi, rinviando
al D.M. 17/06/2016 e precisando che i parametri di cui al suddetto D.M. 17/06/2016 non costituiscono più soltanto una “base di riferimento”, ma devono essere obbligatoriamente utilizzati dalle Stazioni Appalti per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara.
(…)
Il Consiglio Nazionale ha sin dal primo momento segnalato la necessità di applicare la legge sull’Equo compenso anche al Codice dei Contratti Pubblici, vista la sua diretta implicazione sulla qualità delle prestazioni professionali.
Ciononostante, a partire dall’entrata in vigore della legge 21 aprile 2023 n.49 sono emersi, pur minoritari, degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali divergenti in ordine alla corretta applicazione nel settore dei contratti pubblici.
Con l’approvazione del decreto legislativo 31 dicembre 2024 n.209 (“Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023 n.36”) sono state introdotte numerose e rilevanti modifiche all’impianto del Codice dei contratti
pubblici, alcune delle quali incidenti direttamente sulla disciplina dell’equo compenso.
Il d.lgs. n.209/2024 – ai sensi dell’art.972 del medesimo – è entrato in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e dunque in data 31 dicembre 2024.
L’intento del Decreto correttivo è quello di intervenire per risolvere talune criticità, incongruenze e disfunzioni emerse nell’applicazione del Codice dei contratti pubblici, a seguito del confronto e dell’audizione del mondo delle imprese e dei professionisti del settore.
Per tutti i dettagli rimandiamo alla lettura della circolare completa